venerdì 30 ottobre 2015
mercoledì 8 luglio 2015
MANIFESTO DI ASSOCOMPLIANCE
Assocompliance
nasce per:
· Recepire un’esigenza sempre più attuale
·
Diffondere la
cultura del rispetto delle regole
·
Creare e
definire le specifiche del manager della Compliance
·
Costituire una
banca dati importante di know how e di professionisti
·
Fare una base
per l’International Compliance Association
Crediamo
che associarsi attorno al tema della Compliance sia necessario per:
· Riscoprire, valorizzare, implementare e interconnettere le proprie competenze
·
Diventare un
riferimento per le organizzazioni che necessitano di Compliance (tutte…)
·
Scambiarci
esperienze e far circolare informazioni
·
Fare massa
critica per implementare il sistema delle regole, semplificarlo e gestirlo
Perché
oggi abbiamo sentito la necessità di creare un’associazione su questo tema:
· Relazioni interdisciplinari e internazionali sempre più strette
·
Complicazione
normativa sempre più accentuata
Quali
sono i nostri obiettivi:
· Costituire un grande net work
·
Essere uno
strumento per la semplificazione della gestione aziendale
Quali
saranno i nostri prossimi passi:
· Farci conoscere
·
Far
riconoscere la figura del Compliance Manager alle regioni
·
Organizzare
corsi di formazione a vari livelli
·
Portare la
Compliance nelle scuole
Che cosa
ci importa di più:
· Insegnare che la Compliance va gestita e non subita
·
La durata nel
tempo delle organizzazioni
·
Contribuire
alla ripartenza di tutto il sistema Italia, Europa, Mondo
Qual' è
il nostro modo di essere imprenditore:
· Creare valore
·
Creare
opportunità
·
Creare
ottimismo
·
Avere il
coraggio di cambiare, usando le regole e non fuggendone
Cosa
conta di più nella nostra vita:
· Il tempo nostro
·
Quello degli
altri
·
Il suo
utilizzo
Quali
sono i nostri valori principali:
· Stare nelle regole anche quando è faticoso
·
Imparare e
insegnare a rispettarle anche quando costa
·
Cambiarle
quando serve
Cosa non
può mancare nella nostra associazione:
· La perseveranza. È inutile essere in Compliance per un giorno
Cosa
diremmo a qualcuno che ci ascolta rispetto alla nostra funzione di cambiare la
cultura della Compliance in Italia:
·
Che non
abbiamo la cultura della Compliance
·
Che intendiamo
crearla
. Che, attraverso di essa, intendiamo contribuire al rilancio del Paese più bello del mondo, per troppo tempo oltraggiato.
· Recepire un’esigenza sempre più attuale
· Riscoprire, valorizzare, implementare e interconnettere le proprie competenze
· Relazioni interdisciplinari e internazionali sempre più strette
· Costituire un grande net work
· Farci conoscere
· Insegnare che la Compliance va gestita e non subita
· Creare valore
· Il tempo nostro
· Stare nelle regole anche quando è faticoso
· La perseveranza. È inutile essere in Compliance per un giorno
. Che, attraverso di essa, intendiamo contribuire al rilancio del Paese più bello del mondo, per troppo tempo oltraggiato.
martedì 16 giugno 2015
ASSEMBLEA STRAORDINARIA NOVITA'
A seguito dell'Assemblea tenutasi a Firenze in data 10 giugno, sono stati modificati sia lo Statuto che il Regolamento secondo le richieste del Ministero per lo Sviluppo Economico.
A questo punto, anche tutti gli aspetti formali sono a posto. Assocompliance, a breve, renderà pubbliche le proprie iniziative a iscritti e non iscritti.
Dobbiamo fare massa critica.
ASSEMBLEA STRAORDINARIA
A seguito delle richieste del Ministero per lo Sviluppo Economico, in data 10 giugno u.s. si è tenuta l'annunciata assemblea. Ora si possono visionare direttamente sul sito anche le versioni PDF dei nuovi Statuto e Regolamento.
A questo punto, Assocompliance è pronta anche dal punto di vista formale. A breve metteremo tutti a conoscenza delle nostre iniziative.
A questo punto, Assocompliance è pronta anche dal punto di vista formale. A breve metteremo tutti a conoscenza delle nostre iniziative.
martedì 9 giugno 2015
CONVOCAZIONE ASSEMBLEA STRAORDIANRIA
Dopo aver contattato tutti secondo le modalità previste dallo Statuto, il presidente dott. Federico Calvelli ha confermato la convocazione di una Assemblea Straordinaria per il giorno di domani, mercoledì 10 giugno, alle h. 11:00 presso la sede di Firenze.
Tutti i soci fondatori dovranno essere presenti, direttamente o per delega. Oggetto della convocazione sarà il seguente: 'Modifiche da apportare a Statuto e Regolamento secondo le direttive del Ministero dello Sviluppo Economico'.
Si ricorda che il contenuto delle modifiche è comunque già presente sul sito.
lunedì 25 maggio 2015
DI SEGUITO RIPORTIAMO LA MAIL OGGI ARRIVATA DAL MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
" Oggetto: Conferma inserimento nell’elenco del Mise.
Con riferimento alla dichiarazione presentata dalla Vostra Associazione ai fini dell’inserimento nell’elenco delle associazioni professionali previsto dall’art.2, comma 7, si rende noto che l’elenco è stato pubblicato sul sito del Ministero dello Sviluppo Economico, e può essere consultato attraverso il seguente link:
La Vostra Associazione è stata inserita nella seconda sezione dell’elenco.
Cordialmente.
Salvatore Inga - Assistente A.II-F3
Div. VII, Qualità dei prodotti e dei servizi
e professioni non organizzate in ordini o collegi
Ministero dello Sviluppo Economico
e.mail: salvatore.inga@mise.gov.it
tel. 06 4705 5374 "
Si conferma quindi che Assocompliance è, da oggi, ufficialmente la prima Associazione italiana a occuparsi di Compliance per tutte le organizzazioni strutturate: l'Associazione Nazionale per il rispetto delle regole, obbligatorie o volontarie.
Il percorso è stato lungo, ma la caparbietà è premiata.
A breve, verrà pubblicizzata una serie di iniziative che daranno l'opportunità di capire meglio l'urgenza e la necessità, per tutti, dell'adeguamento alle previsioni di cui alla norma ISO 19600:2014. Il Compliance Management è una realtà!
lunedì 13 aprile 2015
mercoledì 1 aprile 2015
UN ALTRO CASO IN CUI LA COMPLIANCE DELLE REGOLE PUO' ESSERE DECISIVA
Sono state inasprite, con un
emendamento del Governo al Ddl Corruzione, depositato in
Commissione Giustizia alla Camera, le pene (minima e massima) per chi si rende
colpevole di falso in bilancio:
· reclusione
da 3 a 8 anni in caso di società quotate in borsa;
· da
uno a 5 anni negli altri casi.
Inasprite anche le sanzioni:
· da
un minimo di 400 a un massimo di 600 quote (finora 150-330) nel caso si
manomettano le comunicazioni sociali di imprese in listino;
· da
200 a 400 quote per quelle non soggette all’andamento borsistico, invece dei
100-150 attuali.
Inoltre,
viene prevista la reclusione da 6 mesi a 3 anni per fatti di lieve entità,
valutati tenuto conto della natura e
delle dimensioni della società e
delle modalità o degli effetti della condotta, a meno che i fatti non
costituiscano un più reato grave.
E,
qui, viene la vera novità: per le piccolissime realtà, il delitto sarà procedibile
soltanto «a querela della società, dei soci, dei creditori, o degli altri
destinatari della comunicazione sociale»; ma, in tutti gli altri casi, sia che le imprese siano
quotate o meno in borsa, il falso in bilancio sarà sempre perseguibile d’ufficio. Si
tratta di un giro di vite che, secondo il Guardasigilli Andrea Orlando, farà sì
che si passi «da un reato di danno a un reato di pericolo».
Al di là di
ogni altra valutazione (quali sono i criteri oggettivi per stabilire i fatti
di lieve entità?), rimane il fatto di una responsabilità che spesso può
sfuggire dallo stretto ambito di operatività dell’imprenditore, che potrebbe
essere coinvolto, anche suo malgrado, in vicende giudiziarie pericolose.
L’unico suggerimento
utile, onde evitare evenienze di questo tipo, è, non soltanto una costante
azione di adeguamento e aggiornamento alle norme, ma anche una diffusione e
condivisione delle stesse e il continuo monitoraggio del sistema.
venerdì 27 febbraio 2015
COMPLIANCE: DI COSA STIAMO PARLANDO?
Di qualcosa che esiste già, ma forse pochi ci hanno fatto caso. Un’esigenza, una professione, una nuova e reale opportunità in un mondo che cambia e interagisce sempre più, nel quale diventa indispensabile gestire la complessità e l’adeguatezza alle norme.
E’ di oggi un articolo sul Sole 24 Ore che affronta il problema del Compliance Officer nelle banche. “Ha il compito”, vi si legge, “di supervisionare e gestire le tematiche di compliance all'interno dell'organizzazione, assicurando che la struttura sia conforme ai requisiti dettati dalla regolamentazione e che le risorse stiano rispettando le politiche e le procedure interne”.
Si afferma inoltre che tale funzione, indipendente, ha il compito di assicurarsi che, in primis il cda, quindi tutto il management e i dipendenti, si attengano alle regole dettate da agenzie ed enti regolatori (a esempio, Consob) per decreti come il 231. Le politiche aziendali devono essere seguite e rispettate, e il comportamento interno dovrà essere conforme agli standard adottati.
Il Compliance Officer è descritto nell’articolo come una delle figure oggi più richieste in Italia, e vengono indicate retribuzioni medie che vanno dai 50.000 ai 150.000 € lordi annui, a seconda dell’esperienza.
La nota che vorremmo fare è solo questa: se nelle banche questa figura ha acquisito da tempo tale rilevanza, la nuova norma ISO 19.600:2014 non ha fatto altro che recepire un’esigenza attualissima.
Prima daremo delle risposte e meglio sarà.
E’ di oggi un articolo sul Sole 24 Ore che affronta il problema del Compliance Officer nelle banche. “Ha il compito”, vi si legge, “di supervisionare e gestire le tematiche di compliance all'interno dell'organizzazione, assicurando che la struttura sia conforme ai requisiti dettati dalla regolamentazione e che le risorse stiano rispettando le politiche e le procedure interne”.
Si afferma inoltre che tale funzione, indipendente, ha il compito di assicurarsi che, in primis il cda, quindi tutto il management e i dipendenti, si attengano alle regole dettate da agenzie ed enti regolatori (a esempio, Consob) per decreti come il 231. Le politiche aziendali devono essere seguite e rispettate, e il comportamento interno dovrà essere conforme agli standard adottati.
Il Compliance Officer è descritto nell’articolo come una delle figure oggi più richieste in Italia, e vengono indicate retribuzioni medie che vanno dai 50.000 ai 150.000 € lordi annui, a seconda dell’esperienza.
La nota che vorremmo fare è solo questa: se nelle banche questa figura ha acquisito da tempo tale rilevanza, la nuova norma ISO 19.600:2014 non ha fatto altro che recepire un’esigenza attualissima.
Prima daremo delle risposte e meglio sarà.
giovedì 26 febbraio 2015
IL COMPLIANCE OFFICER
In data 25.02.2015 si sono incontrati il
Direttore della Scuola di Scienze Aziendali di Firenze, Dott. Lorenzo Ricci,
con il Presidente di Assocompliance, Dott. Federico Calvelli, per
valutare la possibilità di strutturare un percorso didattico idoneo a formare
futuri profili di Compliance Officer, intesi anche come manager nelle medie e
grandi aziende, come dettato dalla recente ISO 19600:2014 uscita a dicembre.
Tale
percorso sarà probabilmente rivolto agli studenti in uscita della S.S.A.
come master di approfondimento tematico che, oltre a fornire le competenze
necessarie a questo innovativo profilo, possa anche dare, previo superamento di
un esame di fine percorso, una qualifica ufficiale da aggiungere a quella della
Prestigiosa Scuola Fiorentina al fine di aprire nuovi ed ulteriori percorsi
professionali.
Iscriviti a:
Post (Atom)